All'inizio era il buio (ePub)
a cura e traduzione di anna maria farabbi. Conversazioni di un cieco con la Bibbia
(Sprache: Italienisch)
Il contributo politico della cecità
Una riflessione verticale sulla vista e sulla sua assenza ci immette direttamente nel ventre della nostra cultura occidentale, più propriamente del sistema consumistico, capitalistico, liberistico, che viviamo. Abitiamo...
Una riflessione verticale sulla vista e sulla sua assenza ci immette direttamente nel ventre della nostra cultura occidentale, più propriamente del sistema consumistico, capitalistico, liberistico, che viviamo. Abitiamo...
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Il contributo politico della cecità
Una riflessione verticale sulla vista e sulla sua assenza ci immette direttamente nel ventre della nostra cultura occidentale, più propriamente del sistema consumistico, capitalistico, liberistico, che viviamo. Abitiamo quotidianamente l'immagine, ne siamo at/tratti, inghiottiti, intossicati, resi dipendenti, devitalizzati dentro un processo di consumo/consumismo che si basa soprattutto sull'apparenza, su ciò che appare, su ciò che abbagliando induce e detta il bisogno di una riconoscibilità visibile, folgorante. È nell'immagine che si genera una dinamica autoreferenziale narcisistica che esclude ogni significato di complementarità nella re - lazione, così come ogni necessità di approfondimento dell'interiore. Si nega la possibilità di concepire e praticare il rovescio del canone omologato. L'esperienza della cecità polverizza di colpo la superficialità visibile, entra e abita l'invisibile della nerezza, forzatamente in un processo inverso da quello che noi vedenti siamo abituati a vivere, anche mentalmente. John Martin Hull narra tutto questo, portandoci lentamente a riconsiderare i nostri parametri sociali e culturali, spalanca magnificamente il corpo della voce e del suono, risvegliandoci sensorialmente e spiritual - mente alla concentrazione del tacere e dell'ascolto, della lentezza fiduciosa, della risurrezione interiore traendo forza dal sacro profondo che ci dimora. Propone fatti della propria storia personale, pieghe del suo vis - suto, mortificazioni, depressioni da cui è riemerso, con energia e lucidità. Coniuga il verbo amare in un'accezione cristiana spogliata e disposta al confronto. Tutto il suo lavoro in questa opera nasce e si sviluppa nel ventre delle Sacre Scritture. Si irradia in ogni angolo del nostro vivere quotidiano, in ogni connessione esistenziale e sociale, oltre a quella spirituale. Il suo pensiero in ogni sua parola propone di fatto le fondamenta praticabili verso la correzione di una polis che molto ha ancora da impara - re per una convivenza di pari diritti, di non discriminazione, di crescita contemporaneamente individuale e corale.
Una riflessione verticale sulla vista e sulla sua assenza ci immette direttamente nel ventre della nostra cultura occidentale, più propriamente del sistema consumistico, capitalistico, liberistico, che viviamo. Abitiamo quotidianamente l'immagine, ne siamo at/tratti, inghiottiti, intossicati, resi dipendenti, devitalizzati dentro un processo di consumo/consumismo che si basa soprattutto sull'apparenza, su ciò che appare, su ciò che abbagliando induce e detta il bisogno di una riconoscibilità visibile, folgorante. È nell'immagine che si genera una dinamica autoreferenziale narcisistica che esclude ogni significato di complementarità nella re - lazione, così come ogni necessità di approfondimento dell'interiore. Si nega la possibilità di concepire e praticare il rovescio del canone omologato. L'esperienza della cecità polverizza di colpo la superficialità visibile, entra e abita l'invisibile della nerezza, forzatamente in un processo inverso da quello che noi vedenti siamo abituati a vivere, anche mentalmente. John Martin Hull narra tutto questo, portandoci lentamente a riconsiderare i nostri parametri sociali e culturali, spalanca magnificamente il corpo della voce e del suono, risvegliandoci sensorialmente e spiritual - mente alla concentrazione del tacere e dell'ascolto, della lentezza fiduciosa, della risurrezione interiore traendo forza dal sacro profondo che ci dimora. Propone fatti della propria storia personale, pieghe del suo vis - suto, mortificazioni, depressioni da cui è riemerso, con energia e lucidità. Coniuga il verbo amare in un'accezione cristiana spogliata e disposta al confronto. Tutto il suo lavoro in questa opera nasce e si sviluppa nel ventre delle Sacre Scritture. Si irradia in ogni angolo del nostro vivere quotidiano, in ogni connessione esistenziale e sociale, oltre a quella spirituale. Il suo pensiero in ogni sua parola propone di fatto le fondamenta praticabili verso la correzione di una polis che molto ha ancora da impara - re per una convivenza di pari diritti, di non discriminazione, di crescita contemporaneamente individuale e corale.
Bibliographische Angaben
- Autor: John Martin Hull
- 2022, Italienisch
- Verlag: Al3vie
- ISBN-10: 1280510110
- ISBN-13: 9791280510112
- Erscheinungsdatum: 22.09.2022
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eBook Informationen
- Dateiformat: ePub
- Größe: 2.32 MB
- Ohne Kopierschutz
- Vorlesefunktion
Sprache:
Italienisch
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